Il manto della campana è suddiviso in tre fasce: il firmamento, rappresentato da un mondo di stelle, la terra e il mare. La disposizione delle stelle è quella osservata nel nostro cielo all'alba del 14 Luglio 1914, il giorno in cui scoppiò la guerra e il 18 Novembre 1918 giorno in cui sul fronte francese tuonò l'ultimo cannone.
Sulla campana sono incisi gli augusti autografi dettati dai Sommi Pontefici Pio XII ("Nulla è perduto con la pace, tutto può essere perduto con la guerra") e Giovanni XXIII ("In pace hominum ordinata concordia e tranquilla libertas").
Le tre "Maria Dolens"
La prima campana venne fusa da Colbacchini, il 30 Ottobre del 1924 a Trento, con il bronzo dei cannoni offerto dalle Nazioni partecipanti alla prima guerra Mondiale e fu battezzata "Maria Dolens". La campana poteva dirsi riuscita dal punto di vista estetico ma non dal suono ed il 21 luglio 1937 suonò per l'ultima volta a distesa.
La seconda campana, rifusa su decisione del Consiglio di Reggenza dalla Ditta Cavadini di Verona, fu inaugurata nel 1946 ma ebbe vita breve, infatti il 31 Agosto 1960 (cinque anni prima era stata effettuata una riparazione, in seguito ad un'incrinatura verticale), la campana lasciò udire i suoi ultimi rintocchi.
La terza campana, che come la seconda, nacque dalla precedente, fu rifusa dalla Ditta Capanni, su decisione della Reggenza. Il lavoro durò ben quattro anni e il 31 Ottobre 1965 la campana fu benedetta in Piazza S. Pietro dal Sommo Pontefice Paolo VI.
La sera del 10 Aprile 1966, alle ore 21 in coincidenza con la domenica di Pasqua, la risorta nuova campana, dal colle di Miravalle diffuse per la prima volta, i suoi solenni rintocchi, rintocchi dal suono maestoso e totale, come testimonianza di una perfetta fusione.
Nell'immagine: il Cav.Paolo Capanni "saluta" la Maria Dolens che sta per lasciare la fonderia.